Francesco Anselmo

 

 

 

 

 

È inevitabile e nella natura stessa dell’uomo cercare la Verità. All’ inizio, quasi tutti cerchiamo nella direzione sbagliata, al di fuori di noi, perché siamo condizionati dagli insegnamenti sociali ufficiali del consumare e dell’apparire.

Quando mi sono laureato in Medicina e Chirurgia nel 1982, avevo una visione più tecnica e farmacologica dell’approccio col Paziente, anche se avevo già cominciato ad assaporare altri orizzonti, che si celavano dietro il tangibile e il visibile; oggi penso che, dietro il corpo che soffre per un “ maledetto” male, c’è qualcos’altro…
Penso che la malattia non è fine a sè stessa, che “ogni mali un veni pi nociri” (ogni male non viene per nuocere), che dietro una persona che soffre, ogni disturbo, ogni sintomo c’è una richiesta di aiuto che non possiamo disattendere, o mascherare o bypassare solo con un farmaco, o un protocollo.

Il percorso di guarigione non interessa mai solo il “paziente”, è un percorso in cui si cammina insieme, il “medico” prende per mano il paziente e lo accompagna a ritrovare una sua nuova armonia.
La malattia è un momento di crisi, di transizione, che prepara a un cambiamento, a una crescita, per raggiungere un equilibrio e un’armonia maggiori dello stato precedente.

Quando ho inziato a fare l’Odontoiatra nei primi anni ’80, la mia passione e il mio entusiasmo si fondavano sul “Piccolo Dente”. Non sapevo che sarebbe diventato un “Piccolo Principe”.

“ … non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi…”
Da“Il Piccolo Principe”, Antoine de Saint-Exupéry

  VISUALIZZA IL MIO CURRICULUM VITAE IN FORMA ESTESA

  VISUALIZZA IL MIO CURRICULUM VITAE IN FORMA BREVE